I tempi della Meditazione
A essere sincero non c'è un momento specifico nel quale dedicarsi alla Meditazione. Se meditare è raggiungere uno stato di consapevolezza, presenza mentale, insomma esserci, allora dovrebbe essere sempre non in alcuni momenti della giornata.
Chiaramente essere in presenza mentale costante e continua nel tempo significherebbe che siamo sempre in Meditazione e quindi non servirebbe a nulla metterci a gambe incrociate sul cuscino da meditazione per trovare un quarto d'ora o mezz'ora tutti per noi, saremmo già degli Illuminati. Diciamo quindi che l'ideale, fino a quando non raggiungeremo stati molto avanzati nella pratica, sarebbe ritagliarci una ventina di minuti al mattino, in luogo tranquillo, privo di troppe distrazioni o stimoli, dove mettere il nostro cuscino e fare le nostre pratiche.
Per iniziare una quarto d'ora va benissimo, in quel quarto d'ora possiamo intanto abituare il corpo, renderlo più flessibile e morbido e intanto con la semplice attenzione della mente seguire il respiro. Tutto con grande gentilezza e senza alcuno sforzo. Se dovessero sorgere pensieri, afflizioni, avversione ala pratica e in genere tutta quella gamma di emozioni che tendono a disunirci e ad allontanarci da quel nostro momento di pace, semplicemente proviamo a starci, a osservarle, a rimanere in contatto con queste situazioni. Col tempo apprenderemo che, così come sono sorte svaniscono, lasciandoci in una condizione di calma concentrata e pace della mente.
Rammentiamo sempre, come base fondamentale, che l'oggetto su cui focalizzare in maniera dolce la nostra attenzione è sempre il Respiro. L'inspirazione aiuta a energizzarci, darci vitalità e luce, l'espirazione invece contiene un fattore di rilassamento, di calma, di scioglimento delle tensioni emotive e fisiche. Usiamo quindi il respiro come timone per condurre la nostra pratica di meditazione.
Affidandoci al respiro non perderemo mai la rotta.
Buona pratica!